lucherino dorso nero 
(spinus psialtria e columbia)

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descrizione

Taglia dai 10 agli 11 cm. (più piccolo del cardinalino); fronte, parte superiore della testa e del collo, dorso, codione, ali e coda nero brillante; barra alare e orlature delle remiganti (perle) giallo avorio molto chiaro; becco grigio cenere con apice nero, zampe nere. Il dimorfismo sessuale è evidente. La femmina è di colore verde oliva chiaro e brillante, con il dorso leggermente più scuro e le barrature alari meno estese che nel maschio. I piccoli, pur assomigliando alle femmine adulte presentano un colore di fondo più opaco con infiltrazioni di bruno sui fianchi e sul dorso.

distribuzione

 Lo psaltria vive nelle zone tropicali degli Stati Uniti, del Messico, di Cuba, del Venezuela, della Colombia, dell’Equador e del Perù. E’ facile osservarlo in quelle zone in cui le temperature vanno da 15 a 45 gradi ed in cui, anche in inverno, non scendono mai al di sotto dello 0. In tali regioni le piogge sono concentrate nel periodo autunno inverno, per poi essere scarse nel restante periodo dell’anno. L’abbondanza di cibo (semi allo stato lattiginoso ed insetti) favoriscono l’entrata in estro delle femmine che agli inizi d’aprile iniziano la costruzione del nido. I nidi sono costruiti con sfilacci vegetali vari, a forma di coppa, su alberi ad alto fusto o su grassi arbusti, ad altezze che di solito superano i 3 metri. La distanza tra i vari nidi non supera i 20-30 metri, perciò nel periodo della riproduzione si creano delle piccole colonie, con lo scopo della difesa dai vari predatori.. Le uova deposte (da 3 a 5) di colore bianco macchiato di bruno, sono covate dalla femmina (per 12 giorni) che fino ad una settimana dopo la schiusa non abbandona il nido nutrendosi soltanto del cibo fornito dal maschio. I piccoli, che nascono con un piumino chiarissimo, sono nutriti con afidi nei primi giorni e con semi allo stato lattiginoso poi; sono svezzati a 40 giorni alimentati dal solo maschio, che sostituisce la femmina quando i piccoli escono dal nido. Causa le ottime condizioni ambientali sono effettuate due covate annue dopodiché i giovani e gli adulti si raggruppano per andare a svernare al Sud.

allevamento

 Anche il dorso nero è stato coinvolto nella corsa al canarino nero, ma n’è uscito subito, perchè tale era la sua difficoltà di mantenimento e d’adattamento alla vita captiva. La corsa al canarino nero ci ha permesso di conoscere molti spinus americani. Sicuramente non è il più robusto degli spinus, per questo per mantenerlo in ottime condizioni fisiche, indispensabili per ottenere risultati riproduttivi, vanno usati degli accorgimenti, quali quello di evitare sbalzi climatici e di umidità, nonchè brusche variazioni alimentari. E’ importante fornire in maniera costante l’acqua per il bagno, il grit, la terra fresca, la sabbia e le conchiglie tritate.

L’alimentazione sarà composta da scagliola, lattuga, cicoria e poco niger con l’accortezza di arricchirla durante la muta. Ovviamente semi di prima qualità e germinabili.

Personalmente preferisco il dorso nero columbia, il problema più grande per riuscire nella riproduzione è dovuta alla entrata in estro simultanea dei due partner, (con diversi soggetti in allevamento le probabiltà aumentano in modo significativo)

Poi una coppia ben affiatata ci regalerà dei piccoli veramente splendidi.