lucherino d’america
(spinus tristis)

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    descrizione

E’ questo tra gli Spinus allevati in Italia uno tra i più rari, meno conosciuti e più richiesti. Molti allevatori lo conoscono solo attraverso alcune fotografie. Originario del Canada e abituato a climi rigidi e quindi vive benissimo anche in voliere esterne nelle zone meno tempestate. E’ peraltro un uccello rustico che si adatta ai più svariati ambienti e climi. Caratteristica particolare di questo spinus e la triplice muta. Esso si presenta con tre differenti livree a seconda della stagione, una estiva, un’altra autunnale invernale ed infine una nuziale riproduttiva.

La metamorfosi, in modo particolare nel maschio, e a dir poco stupefacente, infatti da un colore quasi uniformemente bruno verdastro diviene nel periodo riproduttivo, nel giro di poche settimane,giallo intenso con una spiccata calotta nera. Attenzione però a non farsi trarre in inganno dall’abito da nozze.

Vi sono alcuni casi, in cattività, in cui il nostro tristis si presenterà con una muta terminata ma incompleta cioè, metà giallo, e meta bruno verdastro. In questi casi è opportuno osservare la colorazione del becco, quando diverrà completamente arancione, allora sia il maschio che la femmina saranno fecondi. Studiandone attentamente il com-portamento ho osservato che il maschio, a partire da due – tre giorni prima che la sua compagna deponga, tiene per parecchie ore durante la giornata e particolarmente la sera le piume della calotta e delle guance erette la qual cosa gli conferisce un aspetto insolito e se vogliamo accattivante. In questa fase molte volte il maschio divenne rissoso e aggressive pertanto è consigliabile togliere giornalmente le uova e a fine deposizione dividere il maschio dalla femmina con una divisoria per toglierlo poi definitivamente dopo 4 o 5 giorni.

Tutto questo non sarebbe necessario e, sarebbe senz’altro la soluzione ottimale, se la coppia potesse alloggiare in un’ampia voliera esterna, parzialmente schermata per evitare correnti d’aria, munita di più rami e vegetazione al riparo dei quali nascondersi e nidificare e, d’acqua corrente essendo molto amanti del bagno. In questo modo sentirebbero molto di più le stagioni e anche le mute sarebbero complete oltre ad avere una maggiore riuscita nella fase riproduttiva e conseguente svezzamento precoce dei nidiacei stessi imbeccati anche dal maschio. Nel caso tutto ciò non fosse possibile da realizzare si passerà all’allevamento in una buona gabbia. La gabbia ideale per la riproduzione deve essere di tipo inglese di almeno 120 per 60 per 45 e anche in questa razza di spinus il nido va schermato il più possibile con rami di pino naturali o sintetici.

E’ consigliabile fornire loro durante la fase riproduttiva, ma anche durante tutto l’anno, in un piattino sul fondo della gabbia o della griglia porzioni di grit, calcio lattato in polvere, sali minerali in cubetti, carbone vegetale e vitamina D3 in polvere.

Divoratore di verdure e sementi prative e particolarmente ghiotto di ortica (che fra l’altro conferisce al piumaggio una colorazione gialla intensa), gramigna, senecio, abete, betulla e cicoria selvatica.